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Nel circondario del Tribunale di Lecce nasce il primo Protocollo unitario sulla mediazione, un protocollo operativo che, per la prima volta in Italia, viene elaborato e condiviso dalla Magistratura con gli Organismi di Mediazione, diventando punto di riferimento comune vincolante per i firmatari, con l’obiettivo di uniformare prassi e procedure e rendere più intellegibile, anche alla lettura dei Magistrati, il procedimento di mediazione.
Il documento definisce regole uniformi per la convocazione delle parti, per le deleghe alla partecipazione e per lo svolgimento delle mediazioni telematiche e stabilisce criteri condivisi per la redazione dei verbali, così da rendere immediatamente riconoscibili le posizioni delle parti e l’effettività del tentativo di mediazione.
Vengono inoltre individuati alcuni casi in cui l’assenza all’incontro può essere considerata ingiustificata, con il conseguente rischio di applicazione delle previste sanzioni da parte dei magistrati, che vengono invitati ad operare in modo coerente con il sistema di incentivi e disincentivi previsto dalla riforma, al fine di rendere effettivo l’obbligo di partecipazione alla mediazione. Risulta disciplinato anche l’uso delle consulenze tecniche svolte in mediazione, in quanto si prevede la possibilità di utilizzarne gli esiti nel successivo giudizio di merito, se le parti vi consentono.
Al fine di verificare il rispetto delle regole sancite dal Protocollo, proporre aggiornamenti e condividere buone prassi nella formulazione delle proposte conciliative, il Protocollo prevede anche che sia costituita una Commissione permanente di monitoraggio, alla quale partecipano un Magistrato designato dal Presidente del Tribunale di Lecce, un rappresentante per ciascun Organismo aderente, un delegato dell’Ordine degli Avvocati e uno dell’Avvocatura dello Stato.
Il lavoro di stesura, intrapreso il 5 aprile 2024, è stato promosso e coordinato dalla dott.ssa Katia Pinto, delegata della dott.ssa Anna Rita Pasca, Presidente f.f. del Tribunale di Lecce, e si è sviluppato attraverso un confronto strutturato con i dieci principali Organismi di Mediazione del territorio, tra i quali 101Mediatori (iscritto al n. 294 dell’Albo ministeriale degli Organismi di Mediazione), che conferma così, anche in questo caso, il proprio costante impegno nel contribuire attivamente a promuovere la mediazione come strumento affidabile di giustizia civile.
Hanno partecipato alla stesura anche i seguenti Organismi: Fondazione Aequitas ADR, Camera di Conciliazione Italiana s.r.l., Dialogo s.r.l., l’Organismo di Mediazione dell’Ordine degli Avvocati di Lecce, I.Me.Con, Resolvo s.r.l., Mediacon s.r.l., MedyaPro s.r.l. e AMC s.r.l., qui citati in ordine di iscrizione nell’Albo ministeriale.
Il 14 novembre 2025 il Protocollo ha ricevuto anche l’approvazione del Presidente della Corte d’Appello di Lecce, che ne ha condiviso contenuti e finalità con i Consiglieri della Corte, estendendone l’osservanza alle mediazioni demandate in grado di appello.
Le linee guida nate per il Tribunale diventano così un riferimento per l’intero distretto, rafforzando la continuità tra primo e secondo grado di giudizio.
Il 28 novembre 2025 il Protocollo in tema di Mediazione del Tribunale di Lecce è stato sottoscritto da tutti i partecipanti alla stesura, in occasione di una breve cerimonia che sancisce l’avvio di una operatività condivisa tra Tribunale e Organismi di Mediazione, coerente con il quadro della riforma Cartabia, che ha profondamente rivisitato il D.Lgs. 28/2010, con l’intento di rendere la mediazione uno strumento ordinario di gestione delle liti civili e commerciali, complementare al processo.
